Il Portogallo, paese dai mille colori, e in particolare la sua capitale Lisbona per cinque giorni ha ospitato me e i miei compagni di classe in un meraviglioso camposcuola che ricorderò con piacere.
Le mattine a Lisbona sono frenetiche, così come ogni città, i ragazzi si muovono per andare a scuola e gli adulti iniziano a lavorare.
La prima piazza che abbiamo visitato è Piazza del Rossio, ovvero la grande piazza, con al centro una statua che raffigura Pedro IV. Sul lato sinistro e sul destro rispetto alla statua sono presenti due fontane che donano vivacità e tra tutti i palazzi quello che più cattura l’attenzione è il Teatro de Dona Maria, un edificio in stile neoclassico.

Proseguendo su una strada laterale al Teatro de Dona Maria si arriva alla meravigliosa chiesa di Sāo Domingo, una chiesa dichiarata monumento nazionale.
Appena si varcherà la porta, della Chiesa, si noterà l’estrema semplicità che la caratterizza, è un luogo spoglio ma molto suggestivo perché gran parte delle mura all’interno sono sopravvissute al grande terremoto del 1755 e agli incendi che successero questo fatto drammatico.

Davanti alla Chiesa è presente un monumento a semisfera con sopra una stella di David, in onore del massacro del 1506 di migliaia di ebrei
“Em memória dos milhares de judeus vítimas da intolerância e do fanatismo religioso assassinados no massacre iniciado a 19 de abril de 1506 neste largo”.
Successivamente abbiamo visitato Praça do Commercio, denominata dalla nostra guida “piazza delle tentazioni” che si affaccia sul fiume Tago ed ha una piccola spiaggia dove ci si può rilassare e prendere il sole.
Nella piazza ci siamo arrivati percorrendo la Rua Augusta, via ricca di negozi e qui lo shopping non è mancato.

Da qui abbiamo camminato tantissimo e siamo arrivati al quartiere Alfama, un quartiere caratteristico di Lisbona, nel quale è nato il fado, canto malinconico e nostalgico. Durante le feste di Sant’Antonio il quartiere si ravviva con delle decorazioni colorate. Siamo passati davanti all’edificio di José Saramago, primo scrittore portoghese ad aver vinto il Premio Nobel, davanti al palazzo vi è un albero dove sono seppellite le sue ceneri.
Dopo questa visita è finito il primo giorno.
La mattina seguente, dopo una ricca colazione abbiamo preso la metro e siamo andati al Monastero dos Jerónimos nel quale siamo entrati. È un monastero grandissimo e molto bello, alterna lo stile manuelino (tipico stile portoghese ricco di dettagli) a quello neoclassico. All’interno è presente la tomba di Pessoa, uno dei più grandi e più importanti scrittori portoghesi.Poco lontano dal monastero abbiamo pranzato con piatti della tradizione portoghese: un risotto con diversi tipi di pesce speziato con il coriandolo e un piatto con pasta, ceci, cavolo e carne il tutto speziato con la paprika dolce.
Dopo pranzo abbiamo visto il Monumento alle scoperte, il quale si affaccia sul fiume Tago, siamo saliti sul monumento e abbiamo goduto della vista panoramica.
Poi abbiamo camminato lungo il Tago e siamo giunti alla torre di Belém.
Il secondo giorno, finalmente, abbiamo visto l’oceano, una meraviglia della natura. La giornata soleggiata ci ha permesso di pranzare sulla spiaggia con un panino in mano, il sole che scaldava la pelle e il vento che scompigliava i capelli. La sera, una volta arrivati a Lisbona centro, abbiamo fatto il giro turistico sul Tram 28.
Il quarto giorno abbiamo visitato Coimbra che è stata la capitale del Portogallo prima di Lisbona. Ora Coimbra è un luogo soprattutto universitario dove gli studenti sono riuniti in Repubbliche, casate di universitari che hanno un proprio nome, stemma e canto. L’università di Coimbra è molto bella e in particolare la biblioteca all’interno è magica, di quelle che si vedono nei film, un luogo emozionante per chi ama i libri e l’odore della carta all’interno sono riposti circa 82.000 libri.
Ci è stato detto che affinché la biblioteca si mantenga pulita sono riusciti a trovare un insetticida naturale che non rovina i libri: i pipistrelli che la notte ripuliscono dagli insetti tutta la biblioteca.
Il piatto tipico di Coimbra è il maialino croccante con le patate, uno spettacolo.
La sera siamo andati al Chado, un posto con tanta vita la notte, frequentato soprattutto da giovani, qui abbiamo brindato per la nostra ultima notte a Lisbona.
Il quinto giorno abbiamo visitato il museo archeologico di Carmo, a cielo aperto, molto interessante e ricco di reperti.
Infine abbiamo avuto del tempo libero durante il quale abbiamo fatto acquisti.
La sera siamo tornati a Roma, ma il mio bagaglio ha deciso di rimanere a Lisbona un giorno in più e così sto aspettando ancora che torni, sarà forse un segno del destino?
Ringrazio chi ha fatto parte di questa bellissima esperienza, in primis i professori che ci hanno accompagnati.
La mia speciale compagna di stanza, Chiara, con cui ho riso a crepapelle durante tutta la vacanza.
Ringrazio anche i portoghesi che sono riusciti a capire il mio inglese, anche se avvolte mi guardavano abbastanza perplessi.
E infine le nuove amicizie nate lì a Lisbona con l’altro quinto che ancora mi prende in giro perché ogni volta che parlavo in inglese con qualche commesso o con la reception mi giustificavo iniziando a dire:”Because…” e scordando le parole che dovevo dire, terminando con un bellissimo:”yes,yes”.
Ci rivediamo Lisbona,
Obrigada Alessandra.❤️
Sul mio profilo instagram @marengalex trovate in evidenza tutta l’esperienza di Lisbona.
ATTENZIONE: Questo articolo non usatelo come guida.
I like the efforts you have put in this,
regards for all the great articles.
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