Scheda:
Titolo: Preghiera del mare
Autore: Khaled Hosseini
Editore: SEM
Data di uscita: 31/08/2018
Numero di pagine: 232
Prezzo cartaceo: 12.75
ISBN: 978-8893900966
Lo abbiamo amato per Il cacciatore di aquiloni, Mille splendidi soli e L’eco rispose. Ora, con distanza di 5 anni dall’ultimo libro, L’Eco Rispose, Khaled Hosseini pubblica Preghiera del mare.
Un libro illustrato da Dan Williams che ha esperienza da oltre 25 anni e durante la sua carriera non ha mai smesso di impartire lezioni di arte presso le università, anche estere. Williams è conosciuto soprattutto per i suoi paesaggi che sono la fonte da cui si ispira. Ha lavorato per le migliori riviste come National Geographic, New York Magazine, Rolling Stones…
Sito di Dan Williams
Lavori di Dan Williams
Preghiera del mare si apre con la prefazione di Roberto Saviano che invita non solo i lettori ma tutte le persone ad aprire gli occhi e a guardare oltre le apparenze, cercare di capire la storia di ognuno di noi e soprattutto comprendere che siamo tutti uguali.
“Se apriamo bene gli occhi, se li spalanchiamo fino quasi a farci venire i crampi, tutto diventa evidente. Ecco dunque la prova alla quale siamo chiamati: riuscire a guardare oltre, portare l’occhio al di là della linea dell’orizzonte, non fermarsi dove il mare i cielo si toccano, perché la terra non finisce lì, anzi è proprio lì che comincia.”
Il racconto si ispira alla storia di Alan Kurdi che sicuramente tutti conoscono per l’immagine diventata virale del suo corpo portato a riva dalle onde.
Un immagine che presto è stata dimenticata, ormai veniamo bombardati da notizie uguali e ci abbiamo fatto l’abitudine a guardare, sentire o leggere di bambini, uomini, donne, anziani e intere famiglie distrutte mentre cercano di raggiungere l’Europa, un viaggio che per loro deve essere quello della salvezza si trasforma in una tragedia.
Preghiera del mare è una lettera scritta durante la notte da un padre verso il figlio, Marwan, in attesa di salire su un barcone e scappare dal loro paese nel quale è insorto un insedio.
Ci troviamo in Siria, i luoghi citati sono:
- la campagna intorno a Homs, dove nel 2011 si svolsero le più intense manifestazioni contro il Governo di Bashar al Assad. Ancora oggi, nonostante sia libera dai ribelli, è ancora in macerie e gli abitanti hanno paura di tornare.
Fonti: Wikipedia, Avvenire
- Piazza della Torre dell’orologio, situata a Homs, è considerata la culla della rivolta contro Bashar al-Assad.
Fonti: Palestina Felix Il Post
Il padre di Marwan cerca di farsi forza e di farla al figlio dandogli la mano e ripetendogli “Non ti succederà mai nulla”. Quest’espressione viene spiegata anche nella prefazione in quanto costituisce un patto che quasi tutti i genitori fanno ai figli “per esorcizzare un brutto sogno o per placare la paura del lupo, quella del diavolo”.
La domanda che alla fine il lettore si pone è quella se la famiglia alla fine sia riuscita ad affrontare il mare dopo l’augurio “Inshallah”.
È un libro che si legge in pochi minuti ma che il significato si comprende dopo giorni o addirittura mesi, fa riflettere e permette al lettore di immedesimarsi nei problemi che i migranti ogni giorno devono affrontare, in parte già conosciamo la loro storia ma non così. Khaled ci regala una nuova visione, nella quale insegna che la paura fa parte dell’essere umano. Nessuno di noi riuscirà mai a comprendere il dolore e le difficoltà della vita altrui, perché tutti noi abbiamo percorsi differenti e l’unica cosa che possiamo fare è aprire gli occhi e accettarci:
“E allora dammi la mano ché, se vorrai conoscere il mondo oltre l’orizzonte, questo libro è il posto giusto per iniziare.”
Sinossi:
“Mio caro Marwan…” È l’inizio della lettera che un padre scrive al suo bambino, di notte, su una spiaggia buia, con persone che parlano “lingue che non conosciamo”. I ricordi di un passato fatto di semplici sicurezze, la fattoria dei nonni, i campi costellati di papaveri, le passeggiate nelle strade di Homs si mescolano a un futuro incerto, alla ricerca di una nuova casa, dove “nessuno ci ha invitato”, dove chi la abita ci ha detto di “portare altrove le nostre disgrazie”. Un futuro di attesa e di terrore, che comincerà al sorgere del sole, quando dovranno affrontare quel mare, vasto e indifferente. Questa lettera è un grande atto d’amore e nelle parole che la compongono c’è la vita. Speranza e paura, felicità e dolore. Impossibile non riconoscersi, non pensare che al posto di quel padre e quel bambino potremmo esserci noi. Impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.
Considerazione personale:
Come già detto è un libro breve che però arriva al lettore in ogni sua parola e attraverso le illustrazioni si può entrare dentro la storia ripercorrendo tutti luoghi e i momenti.