Recensione:
Anna, Alba e Sara sono le tre protagoniste del nuovo libro, edito Nero Rizzoli, di Carlotto, De Cataldo e De Giovanni.
Il libro è composto da tre racconti:”Senza sapere quando”, “La Triade Oscura” e “Sara che aspetta”.
Ognuna delle tre protagoniste presenta un carattere diverso, Anna è una pedina con una faccia da brava donna e l’altra da corrotta, Alba è caparbia e Sara è una donna che ha dovuto lottare e fare sacrifici per suo marito, il suo unico amore.
Tutte e tre sono accumunate da un solo fattore: essere sbirre, ma anche questo in maniera differente.
Carlotto ci regala un racconto molto duro, di una donna completamente assorta a trasgredire senza sapere con chi realmente si impegnava, una storia di inconvenevoli e di coscienza sporca che accompagna il lettore pagina per pagina.
Con il racconto di De Cataldo il libro si fa più intrigante e duro, viene narrata una storia di odio nella quale la stessa poliziotta cade, con un finale sospeso.
Infine il racconto di De Giovanni più leggero, che secondo me fa riflettere sulla vita.
Con Sbirre viene fuori il fatto che le donne possono essere sconvenienti quanto gli uomini: possono ferire, tradire, odiare, amare o sacrificarsi.
Tutto il libro è ambientato in Italia:
“Dall’estremo Nordest di una frontiera selvaggia fino alla Napoli anonima di sobborghi e quartieri residenziali, passando per Roma”.
Sinossi:
Ci sono poliziotti che combattono il crimine e difendono la legge. A volte pagano con la vita. E ci sono poliziotti corrotti che tradiscono, diventando peggio dei peggiori banditi. Poi ci sono loro: le donne in divisa. Fragili e determinate, vittime e carnefici, le sbirre di questi racconti sono creature di confine, paladine mancate, guerriere comunque sconfitte, sedotte dal delitto, soggiogate dalla vendetta, in bilico tra bene e male. Il commissario Alba Doria indaga nel magma ribollente della rete telematica, tra le pieghe più segrete del dark web, laddove alligna l’odio che consuma il Paese. Il vicequestore Anna Santarossa è già passata dall’altra parte e vende informazioni alla mafia bulgara. Sara Morozzi legge le labbra della gente e interpreta il linguaggio del corpo. Ha i capelli grigi e un passato tra i ranghi di un’unità impegnata in intercettazioni non autorizzate: ora ha anche un conto da regolare. Dall’estremo Nordest di una frontiera selvaggia fino alla Napoli anonima di sobborghi e quartieri residenziali, passando per una Roma in cui davvero aprile è il più crudele dei mesi e la primavera ha smesso di riscaldare i cuori, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni raccontano l’Italia al tempo dell’illegalità globalizzata, delle fake news, del condizionamento di massa. Svelano le ossessioni, le paure e la privata ferocia di coloro che dovrebbero difendere l’ordine pubblico. Inaugurano una new wave della letteratura nera, in cui la donna non ha più nulla di fatale, ha rinunciato alle pose marziali della giustiziera e, lontana dall’eroismo inquirente, restituisce la cupezza di una realtà quanto mai controversa.
Considerazioni personali:
Sbirre è un libro breve, ideale per il periodo estivo, che si legge in poco tempo. Ho apprezzato tutti e tre i racconti ma quello che mi ha coinvolto di più è stato “Senza sapere quando” di Carlotto, mi ha colpito il doppio carattere della protagonista, la paura che aveva nell’essere scoperta ma il coraggio nel parlarne.
Consiglio questo libro a tutti gli appassionati del genere noir e a chi vuole leggere un libro con una prospettiva diversa sulle donne.
Quiz: In quale delle tre protagoniste ti rispecchi di più?
1. Il lavoro:
A) Viene in secondo piano rispetto ai piaceri della vita
B) Lo svolgi con passione e tenacia
C) Il lavoro per te è importante ma se cambia la tua vita lo lasceresti?
2. Credi nell’amore?
A) Sì, nell’unico grande amore
B) no, tutto Finisce
C) si ma non nell’amore esclusivo
3. Se investigassi per un delitto nel quale qualcuno di caro a te è colpevole o c’entra qualcosa cosa faresti?
A) Non prenderei il caso
B) Inizierei a documentarmi sul caso e sul crimine che è stato commesso
C) Procederei come se fosse un caso come gli altri.
4. Quale aggettivo ti corrisponde:
A) Viziosa
B) Volubile
C) Determinata
5. Se ti cacciassi in una brutta situazione:
A) Analizzerei tutte le vie di uscita
B) Proverei ad andare avanti anche se so che i rimpianti mi divoreranno
C) Accetterei ciò che ho fatto senza rimpianti
Se le tue risposte sono la maggior parte A ti rispecchi in Anna, donna con doppia vita che cerca di scappare dai suoi errori.
Se le tue risposte sono la maggior parte B ti rispecchi in Alba, sei caparbia e non ti lasci scappare niente ma potresti essere influenzata da potenti emozioni.
Se le tue risposte sono la maggior parte C ti rispecchi in Sara, credi nel vero amore, non ti penti delle tue decisioni ma piuttosto cerchi di riparare gli errori commessi in passato.
Ora non vi resta altro che leggere Sbirre!