Oggi, 10 maggio è terminata la mia prima giornata al Salone del Libro di Torino.
Qui a Torino è già il secondo giorno di Salone.
Quest’anno gli incontri e le attività sembrano molto interessanti, tanto è vero che sono e saranno presenti grandi autori di fama internazionale come Alice Sebold e Joël Dicker.
Oggi, giornata abbastanza leggera perché sono appena arrivata, ho partecipato a due conferenze:
La prima più che una conferenza era una premiazione della VII edizione del premio letterario Goliarda Sapienza, i partecipanti erano carcerati che hanno scritto circa sessanta racconti dei quali solo quindici sono entrati per merito tra i finalisti.
Il progetto era seguito da quattro personalità importanti della letteratura italiana: prima di tutti Dacia Maraini, seguita da Elio Pecora, Erri De Luca e Pino Corrias.
Partecipare a questa premiazione è stata un’esperienza interessante, perché ha saputo cogliere nel pubblico variegate emozioni, come ha affermato la Maraini:“le parole sono il contrario dell’azione” e con questa frase che si sono costruite le basi per questa premiazione.
Il premio Goliarda Sapienza prende appunto il nome da Goliarda Sapienza, donna che ha vissuto nel 1924 e che ha fatto l’esperienza del carcere e una volta esserne uscita, sentì il bisogno di raccontarla attraverso il libro:”L’università di Rebibbia”.
Erri De Luca ha detto una frase che mi rimarrà sempre nella mente, una frase difficile da dimenticare, di quelle che colpiscono e fanno effetto:“Non si sta in carcere in due momenti: quando si dorme e quando si legge” ed ecco quindi perché hanno sentito la necessità di avviare e di portare avanti questo progetto per le carceri.
La seconda conferenza, invece riguardava tutt’altro genere, tenuta da ipantellas, Concita De Gregorio , Giacomo Mazzarioli, Nicco Colonna e Gino&Michele. In questa conferenza si parlava di qual è il segreto di far ridere e ognuno dei partecipanti ha espresso la propria opinione.
Ed è stato intrigante notare come due prospettive apparentemente differenti dei ipantellas (nati su youtube) e di Gino&Michele (nati invece per mezzo della tv e della radio) coincidessero.
Alla fine della conferenza è emerso che non c’è un segreto su come si far ridere, ma è una cosa del tutto personale e ogni persona ride per cose differenti dalle più stupide come le chiama Giacomo:”scoregge e rutti” alle più serie.
Molto emozionante la premiazione dei racconti.
Mi hanno colpito moltissimo le frasi che hai trascritto.
A volte non si pensa cosa possa voler dire essere rinchiusi in una stanza lontani dagli affetti più cari.
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Ciao, sono molto felice che ti sia piaciuto l’articolo. Buona serata! 🙂
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