Gran parte di noi è abituato ogni mattina, dopo essersi svegliato e lavato il viso, a truccarsi; chi per correggere le imperfezioni chi solamente per bellezza.
Il makeup, ormai, è la nostra routine quotidiana che ci accompagna tutta la giornata.
Il trucco, che abitualmente utilizziamo, ha origini molto antiche e si narra che i primi ad averlo scoperto furono gli Egizi.
Con Cleopatra , solitamente, raffigurata con sugli occhi quello che noi ora chiamiamo eyeliner, un tempo conosciuto come Kajal o Kohl costituito da una polvere nera applicata con un bastoncino, in modo da definire il contorno dell’occhio.
Successivamente il makeup fu conosciuto anche tra gli antichi romani e tra i Greci.
Fino ad arrivare al XVIII secolo, in Giappone, le Geisha utilizzavano il rossetto rosso sulle labbra e sulle sopracciglia e polvere bianca sul viso.
Nel 1900 vediamo la fioritura del makeup e nascono anche le prime case cosmetiche.
Riguardo la storia del makeup, su Youtube, sul canale CUT trovate tantissimi video, di diverse culture, dal 1900 fino ad ora: Italia, Iran, Korea, Russia.
È interessante analizzare come il makeup si sia evoluto, guardando il primo video sulla storia del makeup Italiano:
- 1910: Makeup semplice caratterizzato da matita nera sugli occhi e rossetto rosso.
- 1920: Il makeup diventa sempre più complesso, con uno smokey eyes e sempre con il rossetto rosso.
- 1930: Il makeup diventa frivolo con ombretti colorati sugli occhi e un color borgogna sulle labbra.
- 1940: Si passa al naturale e quindi al nude.
- 1950: Poco ombretto colorato e un rossetto rosa.
- 1960: labbra nude compensate da trucco pesante sugli occhi
- 1970: Un’esplosione di colori
- 1980: Un nude metallizzato
- 1990: Si ripassa al nude vero e proprio
- 2000: Trucco leggero e con ombretto per risaltare l’occhio e rossetto nude
- 2010: Makeup più accentuato con il blush, ombretto e rossetto
Mentre il makeup precedente, della storia, possiamo definirlo come un makeup decorativo, perché il suo scopo era di abbellire la donna, quello di oggigiorno lo indichiamo come correttivo, perché il suo fine è correggere le imperfezioni del viso.
Infatti, si sta sempre di più diffondendo il trucco come correzione delle imperfezioni, facendo, così, sembrare una parte del nostro viso, prima non bella, perfetta.
Nella nostra società non è facile capire cosa fare, vieni giudicato se hai delle imperfezioni e non le copri e vieni giudicato anche quando le correggi, ti giudicano quando sei poco truccata e anche quando lo sei troppo.
Ma il makeup è una scelta personale, così come l’outfit, è una cosa delinea la propria personalità.
Ogni persona è libera di fare ciò che vuole, il proprio viso ,così come il proprio corpo, possono essere usati come una tela.
Giorgia, per gli amici Mitch, è prima di tutto una studentessa di Biologia dell’università La Sapienza di Roma e anche una blogger ed una youtuber. Dal suo canale, così come dal blog, si può evincere che Giorgia è un’amante del mondo del makeup: «La mia passione per il makeup non nasce per emulazione di qualche compagna di scuola, né sul web, bensì grazie a mia mamma, e non so neanche se lei ne sia consapevole. Da piccola mi divertivo a frugare nei cassetti dei miei e il suo beauty-case era il mio passatempo preferito, c’era di tutto; ancora ricordo quell’odore, quelle matite labbra così morbide, il fard due toni più scuro di lei che usava da anni e la sua cipria… non sapevo come si utilizzassero quei prodotti ma era bello immaginarlo (ho scoperto che le matite rosa per le labbra non sono proprio indicate sugli occhi verso i quattordici, eheh). La goccia che fece traboccare il vaso fu quando mia madre decise di truccarmi da Biancaneve per la consueta festa scolastica di Carnevale: matita nera, un filo di rossetto rosso e fu amore a prima vista».
A questo punto le ho posto tre domande:
“Pensi che il fine del makeup sia soprattutto quello correttivo o di bellezza?”
“Credo che il makeup abbia diverse facce. Il trucco correttivo è qualcosa di estremamente potente al giorno d’oggi e non di rado vedo persone acquisire più autostima grazie all’uso dei cosmetici; se non si ama una propria caratteristica e si ricorre al makeup per camuffarla ben venga, a patto che non diventi una prigione! Consiglio a chi sta leggendo questo articolo di imparare ad amare entrambe le versioni di sé, struccata e non, perchè solo in questo modo si arriva alla vera “confidence” tanto ambita ultimamente. L’altra faccia della medaglia è il trucco artistico, editoriale, scenografico e che dire? Arte. Secondo il mio modesto parere, chi non la considera una forma d’arte come le altre dovrebbe rivalutare i punti chiavi di un qualsiasi processo creativo, che qui son presenti dal primo all’ultimo.”
“Quindi, sei pro o contro al trucco cosiddetto ‘pesante’?”
“Assolutamente pro. Certamente non è il mio pane quotidiano ma si tratta di preferenze meramente personali, non vedo come un/a ragazzo/a possa essere giudicato/a per un makeup pesante; bisogna capire che è un modo per esprimere se stessi, uno come un altro.”
“Infine, la parola makeup che ti fa venire in mente?”
“Tantissime immagini. Forse sono influenzata da un progetto per cui sto lavorando ma la parola che ho in mente in questo preciso istante è Uguaglianza. Uguaglianza di sessi, di etnie, di menti creative ma di diverse età, perchè no? Il makeup sta imparando a non escludere nessuno e a sfornare campagne sempre più inclusive. Finalmente, aggiungerei. Se il makeup, così come la moda, è davvero un riflesso dell’evoluzione della società, cosa stavamo aspettando a renderlo alla portata di tutti, noi figli di una società multiculturale?”.
Io sono appassionata del mondo del makeup, trovo rilassante truccarmi e trovo che esso sia un potente mezzo che possa aiutare numerose persone, quelle che non si accettano e non si piacciono. Il makeup non è solo correzione ma anche bellezza perché ha il potere si valorizzare qualsiasi parte del corpo. Il makeup è personalità: c’è chi si mette l’eyeliner, chi si fa il puntino nella rima inferiore degli occhi, chi mette rossetti colorati… Tutto fa parte di noi e di ciò che siamo e vogliamo essere.
«Se siete tristi, se avete un problema d’amore, truccatevi, mettetevi il rossetto rosso e attaccate.» Coco Chanel
Ringrazio Giorgia per aver partecipato a questo articolo e vi invito a seguirla su: Youtube, Blog, Instagram .